PROF. ANDREA CASSONI
Medico chirurgo, Specialista in chirurgia maxillo-facciale

Chirurgia dei tumori maligni del cavo orale

I tumori maligni del cavo orale sono rappresentati per una percentuale superiore al 90% da carcinomi squamosi. Il distretto maggiormente interessato è la lingua, ed i principali fattori di rischio per lo sviluppo di tali neoplasie sono rappresentati dal fumo e dall’alcool, dal traumatismo cronico (protesi mobili incongrue, “masticazione” continua della mucosa). Altri fattori sono rappresentati dalla presenza delle lesioni precancerose, come il lichen planus e l’eritroplachia, dagli stati carenziali e dall’immunodepressione.
Si manifestano come lesioni biancastre o rosse della mucosa di rivestimento del cavo orale, solitamente dolenti e talvolta sanguinanti, e possono essere rilevate od ulcerate senza tendenza alla guarigione. La diagnosi si effettua mediante biopsia incisionale (effettuabile in anestesia locale). Una TC e/o una RMN del massiccio facciale e del collo sono fondamentali per definire l’estensione della malattia; soprattutto nel caso di soggetti fumatori, una TC ad alta risoluzione del torace servirà ad escludere la presenza di metastasi a distanza o secondi tumori a livello del polmone.
La terapia si avvale della chirurgia associata o meno ad un trattamento adiuvante (radioterapia associata o meno a chemioterapia) negli stadi più avanzati. In particolare, il trattamento chirurgico prevede l’asportazione del tumore in margini sani (almeno 1 cm) associata, nella maggior parte dei casi, allo svuotamento dei linfonodi del collo. Nello stesso tempo chirurgico è prevista la ricostruzione dei distretti asportati che potrà essere effettuata, a seconda dei casi, mediante l’utilizzo di lembi locali, peduncolati o microvascolari (ovvero l’autotrapianto di tessuto insieme all’arteria ed alla vena che mediante tecnica microchirurgica vengono ricollegati ai vasi del collo) permettendo di ottenere ottimi risultati estetico-funzionali.
La prognosi è ottima negli stadi iniziali, e per questo una diagnosi precoce è fondamentale per la risoluzione della patologia. Negli stati avanzati è indicato un trattamento multimodale, in cui alla terapia chirurgica viene associato un trattamento radio e/o chemioterapico.